Cascina Belmonte - Cantine

Cascina Belmonte si trova in Valtènesi, l’area collinare nella parte sud occidentale del Lago di Garda (tra Desenzano e Salò) che si è formata durante le ere glaciali con l’erosione delle Alpi. Sono terreni magri, ghiaiosi, asciutti dove gli agricoltori da sempre hanno selezionato la varietà che meglio si adattava al territorio: la cultivar di olivo Casaliva e la varietà di uva Groppello Gentile. La giovane realtà di Cascina Belmonte è nata nei primi anni 2000 a Muscoline (BS). Un’azienda guidata da Enrico, che in 20 anni è arrivata a contare più di 20 ettari di terreno, di cui 13 a vigneto, con dodici varietà differenti d’uva. Inoltre, ha come obiettivo la riduzione dei solfiti aggiunti nella produzione del vino, per produrre un vino ad alta concentrazione di salubrità. I solfiti possono essere prodotti naturalmente da alcuni ceppi di lievito che si trovano nel mosto, ma ne vengono generalmente aggiunti degli altri in varie fasi della produzione, per assicurare la conservazione nel tempo del vino stesso. Un’altra curiosa tecnica utilizzata dell’azienda consiste nel lavare ed asciugare l’uva prima di pigiarla e grazie a queste operazioni si può i vini sono ancora più puliti e leggeri. Il lavaggio non solo non elimina i lieviti spontanei ma, eliminando il rame e altri metalli pesanti, permette un’ottimale cinetica di fermentazione degli stessi. Tra i vini che si identificano in qualità di biglietto da visita di questa realtà c’è Costellazioni, un rosato. Si tratta della tipologia di vino più tipico della sponda bresciana del Lago di Garda, per la DOC di più recente costituzione il “Valtènesi”, nata per codificare una tecnica e uno stile tramandato di vendemmia in vendemmia da oltre cento anni. Prodotto solo con uve rosse, questo vino è la migliore espressione del nostro fortunato territorio, bagnato dal lago più grande d’Italia. Mentre il prodotto di punta è Fuochi della Notte di San Giovanni, prodotto nelle migliori annate e con le uve migliori delle vigne più vecchie. Raccolte in cassette le uve vengono brevemente appassite. L’affinamento del vino avviene in piccole botti di rovere, in parte di nuovo utilizzo. Migliora con lunghi affinamenti in bottiglia. Il nome del vino è celebrativo della notte di San Giovanni, la notte più breve dell’anno, magicamente raccontata in musica da Giovanni Lindo Ferretti. Per secoli in questa notte i contadini di tutte le campagne d’Italia hanno acceso fuochi per propiziare una buona stagione di raccolti e scacciare il male dai loro villaggi.

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