Colle Jano - Cantine

Ispirandosi a Janus, l’arcaica divinità bifronte, Giulia e Filippo attingono al passato per riproporre un'agricoltura avanzata e responsabile, mirando al recupero di vigneti storici e alla valorizzazione di varietà antiche di Verdicchio, utilizzando tecniche di agricoltura conservativa. La precedente esperienza all’estero li ha convinti ancor di più ad apprezzare ciò che rende l’Italia una terra unica nel mondo: la capacità di creare un’economia basata sull’identità e sull’innovazione, radicata nella storia e nella nostra innata vocazione a generare bellezza in armonia con il territorio. Nonostante l’iniziale stato di abbandono dei vigneti, Giulia e Filippo si sono messi in gioco scommettendo sul loro recupero, riportandoli a una forma di allevamento fisiologicamente efficiente e funzionale. Fieri delle loro scelte, nettamente in controtendenza rispetto alle logiche di gestione agronomica comuni, hanno permesso loro di ridare vita a un importante patrimonio nel panorama vitivinicolo del Verdicchio dei Castelli di Jesi, con un approccio artigianale e su piccola scala. Questo permette loro di lavorare solo uve perfettamente sane e prive di residui, limitando così gli additivi enologici a un bassissimo dosaggio di solfiti. Con il Verdicchio Jano hanno ottenuto il loro primo successo, nato da un folle amore per il loro lavoro e un grande rispetto per i vigneti.

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