Descrizione
Il nome Pradi deriva dalla tenuta di proprietà della famiglia Pisoni, da dove provengono le uve. Il Teroldego, una delle poche varietà al quale si può dare con certezza l’etichetta di vitigno autoctono della regione, stretto parente del Lagrein e discendente illustre del Pinot, esprime tutta la sua personalità attraverso profumi che evocano i frutti di bosco ed un sorso fresco e di buon corpo.
I terreni della tenuta sono caratterizzati da suoli sabbiosi, le viti vengono coltivate a pergola trentina, allevamento che sfrutta al massimo la luce solare con i grappoli che crescono al di sotto dello strato fogliare, protetti dalla luce diretta del sole permettendo così una maggiore areazione e una facilità di raccolta maggiore. Infatti la vendemmia è manuale,
la resa alla raccolta si attesta intorno ai 100 quintali per ettaro.
Dopo l’aggiunta di lieviti selezionati il mosto segue una macerazione sulle bucce per 30 giorni in vasche di acciaio. La successiva maturazione è di 12 mesi in barriques di quarto o quinto passaggio. Con questo tipo di affinamento l’apporto di legno è quasi esente, contribuendo a mantenere il carattere varietale del Teroldego.
Nel calice si presenta rosso rubino brillante, aprendosi al naso con sfumature floreali, arricchite da delicate note di violetta. Morbido al palato, rotondo, dotato della giusta tannicità.
Questa tipicità trentina si sposa perfettamente con la cucina locale, adattandosi a primi piatti come i canederli col ragù, la tradizionale gulaschsuppe o il tonco de pontesèl. Esso stesso diventa pietanza nel classico risotto al Teroldego.
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