Ephýra è un vino che attinge alla storia e al richiamo delle antiche terre di Ebhura, ribattezzata Ephýra katà Kampánian dai Greci. Secondo Virgilio, quando i Greci trovarono somiglianze tra Ebhura e numerose località greche, la designarono come Ephýra, il vecchio toponimo di Corinto. 
Il nome di questo vino è un collegamento con l’antica Grecia, le uve sono coltivate su un terreni che si trovano nella zona di Eboli, a medio impasto tendenzialmente argilloso, che conferisce al vino un’ottima struttura. Per ottenere questo rosato la pressatura delle uve Aglianico è soffice, come se fossero uve bianche. Una leggera chiarifica statica a freddo illimpidisce il mosto ed elimina le sostanze che potrebbero conferire odori e sapori sgradevoli. La fermentazione avviene in acciaio a 18 gradi, con i lieviti indigeni. Terminato il processo fermentativo il vino affina sui propri lieviti in vasche di acciaio. Tramite la tecnica del batonnage le fecce vengono rimesse in sospensione settimanalmente, una tecnica molto utilizzata che aumenta la sensazione di corpo del vino.
Ephýra si presenta con un colore ramato poco accentuato, ma brillante e luminoso. Al naso, regala un bouquet avvincente di frutta rossa, con note di ciliegia succosa, agrumi freschi, prugna bianca e il dolce profumo della mela. Per chi si avvicina per la prima volta al mondo del vino, questo è un compagno ideale, leggero e raffinato.