Confezione da tre bottiglie “Rossi Euganei”

Le Cerese è un omaggio ai ciliegi che circondano il vigneto, nasce dalla terra vulcanica e argillosa a circa 200 m.s.l.m, dove le rocce vulcaniche e sedimentarie si sono disgregate formando suoli magri e profondi. Le viti vengono allevate a cordone speronato, con una resa controllata tra i 40 e i 50 quintali per ettaro, questo Merlot offre produzioni moderate ma costanti, dando vita a un vino agile e fine che racconta nel bicchiere le caratteristiche uniche del territorio circostante, attorniato da ulivi e alberi da frutto.
Il processo di produzione inizia con la raccolta manuale delle uve, seguita da una pigiadiraspatura e una fermentazione spontanea con le bucce di circa 10 giorni. Seguono due anni di affinamento in parte in botte grande, in parte in legno, prima dell'imbottigliamento.
Le Cerese Merlot si presenta nel bicchiere con un colore rubino intenso. Al naso, si apre con profumi avvolgenti di marasca e frutti rossi, contornati da spezie e note balsamiche. Il sorso è asciutto, piacevolmente fresco e sapido, nitido e persistente. La bevibilità di questo vino è notevole, rendendolo molto versatile e adatto a piatti come la pasta al forno e gli arrosti. Oppure abbinamenti più informali, come arrosticini, formaggi di media stagionatura o un semplice panino con il salame.

Il nome "Sgussa", che significa "buccia" in dialetto, è il nome della trattoria che affaccia sul vigneto di Cabernet, situato a circa 100 m.s.l.m. su suoli vulcanici. L’allevamento è a Guyot, con una modica resa che oscilla tra i 40 e i 60 quintali per ettaro. 
La vendemmia avviene manualmente, seguita da una delicata pigia-diraspatura e una macerazione di circa 10 giorni sulle bucce. La fermentazione, affidata ai lieviti indigeni. Affina 2 anni in botte grande, per domare il forte carattere varietale. Dal colore rosso rubino con riflessi purpurei, Sgussa è caratterizzato da un profilo aromatico che si apre con sentori erbacei e speziati al naso. In bocca, si presenta fresco, morbido, sapido e persistente, con un tannino poco invadente, caratteristica che si deve al tipo di suolo.
 Questo è un vino che porta con sé l'essenza del territorio in cui nasce, di colore rosso rubino con riflessi purpurei da abbinare con formaggi mediamente stagionati e stufati di cinghiale o cervo. Perfetto per accompagnare anche il maiale: costine, stinco, grigliate, arrosti. 

Sassonero è un omaggio alla località di Sassonegro, dove le vigne vengono affondano le loro radici, letteralmente nella roccia madre che affiora sui suoli poco profondi, con scaglie rosse calcaree. 
Le difficoltà temprano l’uomo e la vite: le vigne di Merlot, impavide, affrontano estati torride e siccitose generando un vino intenso e inebriante, predisposto a lunghi invecchiamenti.
Il Sassonero è una gemma della selezione di vini rossi Zanovello, la coltivazione delle vigne avviene mediante il sistema di cordone speronato, la resa, è molto bassa, tra i 30 e i 50 quintali per ettaro.
La raccolta manuale delle uve è il primo passo di un processo artigianale che incarna la dedizione alla qualità. Le uve sperimentano una macerazione prolungata di circa 15 giorni, con una fermentazione spontanea da lieviti indigeni, come tutte le selezioni Zanovello. Questo vino, completa il suo ciclo di maturazione con un affinamento in tonneaux di rovere che si protrae per tre anni prima dell'imbottigliamento.
La scarsa produttività ed il tipo di affinamento, rendono il Sassonero un Merlot pieno e avvolgente; 
caratterizzato da sentori di piccoli frutti rossi, confetture di prugne e ciliegie, pepe nero e verde, erbe aromatiche della macchia mediterranea, con finale etereo che vira verso il balsamico. Al palato è secco e ricco, morbido con una chiusura molto persistente. Un vino di grande corpo, ma già dotato di un ottimo equilibrio, con struttura elegante bilanciata da tannini setosi, elevata sostanza secca e grande freschezza. Di rosso rubino con riflessi brillanti e notevole consistenza nel bicchiere il Sassonero Merlot si abbina con un tagliere di affettati di qualità, ma si esprime al meglio con secondi piatti di carne, specialmente se succulenti o leggermente untuosi. La sua versatilità si estende anche a piatti tradizionali come il filetto di maiale alle prugne o l'oca "in onto".